Intervista al prof. Massimo Sgrelli: l’importanza del cerimoniale negli eventi formali

Il cerimoniale è una disciplina dal fascino solenne e senza tempo, uno strumento che rende possibile lo svolgimento impeccabile di eventi istituzionali e occasioni formali.
Conoscere le regole del cerimoniale rappresenta per gli operatori della meeting industry un incisivo valore aggiunto in termini di professionalità, nuove opportunità di business e confronto con la concorrenza. La vera chiave per essere invincibili.

In occasione del prossimo corso di i-am Lab, Il Cerimoniale negli eventi: quale stile nel XXI secolo”, che si svolgerà a Roma il prossimo 16 Settembre, abbiamo avuto il piacere di intervistare uno dei nostri docenti, una guida d’eccellenza nell’impeccabile mondo del cerimoniale: il prof. Massimo Sgrelli.

Per quasi un ventennio è stato a capo del Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ora è presidente del Comitato scientifico dell’Accademia del Cerimoniale Protocol Academy. Il prof. Sgrelli è considerato uno dei maggiori esperti internazionali in materia anche grazie alla sua variegata esperienza professionale e alla sua competenza accademica. È autore di diversi testi sul cerimoniale, il protocollo e le procedure istituzionali: tra cui “Il Cerimoniale” e” Il Galateo Istituzionale”, entrambi pubblicati da Di Felice Editore, divenuti i principali testi di riferimento didattico e accademico.

  1. In un momento storico in cui la praticità sembra primeggiare sulla forma, il cerimoniale riveste ancora un ruolo chiave per il corretto svolgimento degli eventi istituzionali?

La domanda è assai attuale. Tutti constatiamo infatti un degrado delle forme istituzionali ed anche di quelle private. Ciò non è un fattore positivo per la società e per gli individui. Tutti siamo perciò chiamati a fare qualcosa per risalire una china degradante. Il cerimoniale e le sue regole assolvono proprio a questa funzione, primariamente nel modo pubblico, ma non solo in questo. Proprio quando ogni scenario si ammanta di volgarità, il cerimoniale ricorda utilmente che alcune regole non sono comprimibili, perché, altrimenti, si produrrebbe anche ad una compressione della democrazia e della civiltà. E, nel mondo aziendale, pure un danno all’impresa.

  1. Le regole del cerimoniale devono essere seguite e rispettate rigorosamente in occasione di eventi istituzionali. Ma esistono altre tipologie di eventi in cui è necessario applicarle o che richiedono la presenza di un cerimoniere?

Ogni evento complesso chiede una organizzazione attenta e qualcuno che la gestisca. Perfino un matrimonio richiederebbe la presenza di un cerimoniere, che elevi il livello della formalità e sappia ordinare i vari momenti e la partecipazione dei protagonisti e di tutti i presenti. Anche un evento aziendale deve essere attentamente programmato, organizzato e gestito in ciascun singolo momento se davvero si vuole raggiungere il risultato prefissato. I giapponesi sono maestri in ciò. Un cerimoniere esperto garantisce, comunque, sempre una immagine migliore in ciascun contesto. Ineludibile è poi la presenza di cerimonieri negli eventi di Stato ed in quelli istituzionali, dove le forme assumono valore rituale.

  1. Che tipo di competenze deve sviluppare un professionista che gestisce eventi in cui è richiesto il rispetto del “galateo istituzionale”?

Una volta apprese le regole, occorre applicarsi sul campo, perché l’esperienza specifica è fattore fondamentale nella formazione di un buon cerimoniere. Può sembrare strano, ma una cultura di tipo giuridico-istituzionale appare una base indispensabile per una completa formazione avanzata nella materia del cerimoniale pubblico, mentre una buona cultura in tema di comunicazione è fondamentale nel mondo aziendale.

  1. Quali sono gli errori più comuni che vengono commessi in occasione di momenti formali e in presenza di figure istituzionali e alte cariche?

L’errore più comune, in Italia, da parte dei protagonisti è quello di non leggere il programma ed il protocollo dell’evento, costringendo stuoli di cerimonieri a condurre per mano in ogni singolo momento l’autorità di volta in volta impegnata.
L’errore più comune degli organizzatori è, invece, quello di non studiare soluzioni alternative ai potenziali e subdoli imprevisti.

  1. Lei è uno dei principali esperti di cerimoniale in Italia. Consiglierebbe ad un giovane professionista che opera nel settore dell’organizzazione di eventi di specializzarsi in un settore così prestigioso e al contempo di nicchia?

C’è effettiva carenza di esperti, soprattutto nel mondo aziendale. Oggi i rapporti con Paesi che non appartengono alla nostra area culturale vanno gestiti con grande attenzione e competenza, per evitare incidenti, come quello occorso in Cina a Dolce e Gabbana o altri imprenditori.
Direi, pertanto, che vi sono ampi spazi di impegno per il miglioramento degli aspetti formali in ogni contesto.

Se sei un organizzatore di eventi o ti occupi spesso di eventi formali, iscriviti al corso. Il vero stile è nella forma.

 

 

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